lunedì 29 settembre 2008

Era un pezzo della gran nona del Ludovico Van…

Oh deliziosa delizia e incanto. Era piacere impiacentito e divenuto carne. Come piume di un raro metallo spumato, o come vino d'argento versato in nave spaziale. Addio forza di gravità. Mentre slusciavo, quali visioni incantevoli...

Alex de Large in A clockwork orange (Stanley Kubrick, 1971)

 

"...Un grande triangolo acuto diviso in sezioni uguali, con la parte più piccola e acuta rivolta in alto: così si prospetta giustamente e in modo schematico la vita spirituale...L'intero triangolo si muove lentamente, quasi invisibilmente, con moto progressivo e ascendente, e dove oggi era il vertice si trova domani la prima sezione. Al sommo del vertice sta qualche volta un uomo solo. La sua visione apparentemente gioconda è simile alla sua interiore, incommensurabile tristezza. E coloro che più gli stanno vicino non lo comprendono. Sdegnati lo chiamano un truffatore o un candidato al manicomio. Così vituperato, durante la sua vita, stava Beethoven, solo, al sommo".

Lo Spirituale nell’arte (Vasilij Vasil'evič Kandinskij) 

Suggestioni partorite dal buio e dall'improvvisazione recitano nel proscenio dell'immaginazione. Si disimpegnano nell'act sulla base di un canovaccio sottile. Linee tangenti si dipanano dal cerchio e inseguono qualcosa. Cosa?

ScintillA

Colonna sonora:

Dennis Brown - If this world was mine

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