sabato 29 novembre 2008

La via francigena



The False Mirror
René Magritte 1928


Parlando di Talete di Mileto:

"egli osservava gli astri e, avendo lo sguardo rivolto al cielo, cadde in un pozzo. Si dice che una spiritosa e intelligente servetta trace l'abbia preso in giro dicendogli che si preoccupava di conoscere quel che succede nel cielo senza preoccuparsi di quel che gli avveniva davanti e sotto i piedi. La stessa ironia è riservata a chi passa il tempo a filosofare".

Platone nel Teeteto (369 a.c.)

There is a land far, far away where there's no night, there's only day. Look into the book of life and you will see... cantano gli Abyssinians.
Non è un luogo fisico è uno status mentale. Un connubio sfavillante tra convinzione e risultato dove l'esaltazione è regola e il futuro già passato. L'unica via per arrivarci è la consapevolezza, una strada sterrata e irrequieta da mordere con passo svelto e deciso.
Non s'improvvisa, bisogna allenarsi. Ci vuole il fisico.
Ai lati della via cumuli di bugie rassicuranti e scheletri di teorie miserrime, lì davanti il maestoso Torrione dell'autoscienza sferzato dal vento.
All'entrata ti attenderà quella zelante fanciulla che decine di secoli addietro salvò il più grande dei sette savi, Talete di Mileto e arrivò lì dove la filosofia non arriva... lì dove è sempre giorno!


Colonna sonora:
Junior Delgado - sons of slaves