lunedì 29 dicembre 2008

Buoni propositi per un futuro leggero andante

Renato Guttuso Van Gogh porta il suo orecchio tagliato al bordello di Arles, 1978


Un altro anno se ne va e si porta con sé tutte le esperienze ruminate nel susseguirsi delle ultime quattro stagioni. Soddisfazioni insieme a rimpianti, volti nuovi, sorrisi, scatti d'ira, incontri e promesse, più o meno, mantenute come tanti pezzi di stoffa riuniti dall'ago del calendario. 
Ora questo curioso plaid va riposto con cura. Non serve più, ha scaldato a sufficienza.
L'idea di tempo è terribilmente magica. Da una parte gli astri che danzano ritmicamente nel firmamento alternando giorno e notte, dall'altra il modificarsi straordinario della terra. 
Stagioni che si susseguono con lo stesso schema senza cadere sotto il peso della noia e che hanno scandito da sempre il vivere degli uomini. C'è un tempo e una stagione per ogni cosa. 
Poi c'è questo eroico anelito dell'uomo di controllare questi mutamenti, queste prove del movimento, è lì che nasce l'idea propria di tempo. Bisogna quantificare, dare un numero al grado d'intensità della luce. Servono numeri per organizzare la vita. Orologi per avere un dovere al quale essere ossequiosi.
I momenti, così, si possono incorniciare, fissarli con raziocinio.
La fine di un anno è utilissima per due ragioni: 1) tirare le somme sulla parentesi temporale appena trascorsa, a volte, correndo il rischio di cadere nell'idea piccoloborghese di "bilancio" 2) progettare scientemente il futuro prossimo piegandolo, possibilmente, a nuove scadenze.
Ecco, il tempo è legato per forza alla scadenza. 
La vita ha le sue esperienze con il codice di validità, possibilità rinchiuse al tetra-pak solo che la data di scadenza è quasi sempre illeggibile. I fatti scrivono con un inchiostro anemico e bisogna affidarsi come sempre al proprio fiuto per sapere se l'occasione lì davanti è stantia o meno. Bisogna essere un sommelier dei momenti, un naso del tempo.
L'idea antropomorfa di tempo dice il quando, ovviamente non il come.
Quanto sarebbe utile una clessidra con l'etichetta che fare?
Purtroppo, o forse per fortuna, questo non esiste. Serve solo intuito.
Indicazioni per il 2009:
Porsi obiettivi, allenare l'olfatto e ripromettersi di essere più buoni, come sempre...

ScintillA

Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.

[Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Einaudi]




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