martedì 30 dicembre 2008

Spero che ritorni presto l'era del Cinghiale bianco


Eve Arnold - Marilyn - 1960

"Tutti gli imbecilli borghesi che pronunciano, continuamente le parole "immoralità, immoralità, moralità dell'arte", mi fanno venire in mente Louise Villedieu, prostituta da cinque franchi, che accompagnandomi una volta al Louvre (...) domandava, dinanzi a quelle statue e a quei quadri immortali, come si potevano esporre pubblicamente simili indecenze".
Charles Baudelaire "Il mio cuore messo a nudo", 1864

Guardano la Nike di Samotracia e si stupiscono credendo che le manchi qualcosa. 
Non si sforzano nel completare. Non colmano i vuoti neanche a pagarli.
Manca qualcosa a loro non a lei.
Aggiungi, scomponi, giustapponi!

ScintillA

Colonna sonora:
CCCP Fedeli alla linea - A Ja Ljublju SSSR

Voglio odorare
il sapore celeste del ferro
voglio vedere
il profumo sanguigno del fuoco
esiste lo so
non tutti possono
tendendo le braccia
afferrare la sorte
schiaffeggiarle la faccia
renderla solida ed obbediente
renderla tenera, incandescente...




lunedì 29 dicembre 2008

Buoni propositi per un futuro leggero andante

Renato Guttuso Van Gogh porta il suo orecchio tagliato al bordello di Arles, 1978


Un altro anno se ne va e si porta con sé tutte le esperienze ruminate nel susseguirsi delle ultime quattro stagioni. Soddisfazioni insieme a rimpianti, volti nuovi, sorrisi, scatti d'ira, incontri e promesse, più o meno, mantenute come tanti pezzi di stoffa riuniti dall'ago del calendario. 
Ora questo curioso plaid va riposto con cura. Non serve più, ha scaldato a sufficienza.
L'idea di tempo è terribilmente magica. Da una parte gli astri che danzano ritmicamente nel firmamento alternando giorno e notte, dall'altra il modificarsi straordinario della terra. 
Stagioni che si susseguono con lo stesso schema senza cadere sotto il peso della noia e che hanno scandito da sempre il vivere degli uomini. C'è un tempo e una stagione per ogni cosa. 
Poi c'è questo eroico anelito dell'uomo di controllare questi mutamenti, queste prove del movimento, è lì che nasce l'idea propria di tempo. Bisogna quantificare, dare un numero al grado d'intensità della luce. Servono numeri per organizzare la vita. Orologi per avere un dovere al quale essere ossequiosi.
I momenti, così, si possono incorniciare, fissarli con raziocinio.
La fine di un anno è utilissima per due ragioni: 1) tirare le somme sulla parentesi temporale appena trascorsa, a volte, correndo il rischio di cadere nell'idea piccoloborghese di "bilancio" 2) progettare scientemente il futuro prossimo piegandolo, possibilmente, a nuove scadenze.
Ecco, il tempo è legato per forza alla scadenza. 
La vita ha le sue esperienze con il codice di validità, possibilità rinchiuse al tetra-pak solo che la data di scadenza è quasi sempre illeggibile. I fatti scrivono con un inchiostro anemico e bisogna affidarsi come sempre al proprio fiuto per sapere se l'occasione lì davanti è stantia o meno. Bisogna essere un sommelier dei momenti, un naso del tempo.
L'idea antropomorfa di tempo dice il quando, ovviamente non il come.
Quanto sarebbe utile una clessidra con l'etichetta che fare?
Purtroppo, o forse per fortuna, questo non esiste. Serve solo intuito.
Indicazioni per il 2009:
Porsi obiettivi, allenare l'olfatto e ripromettersi di essere più buoni, come sempre...

ScintillA

Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.

[Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Einaudi]




giovedì 11 dicembre 2008

See you in Walhalla!

Joseph Mallord William Turner - The Fighting Temeraire


Ma al proprio destino nessuno gli sfugge, cercavi giustizia ma trovasti la Legge...

Il bandito e il campione - Francesco De Gregori



Se ne vanno i migliori e lasciano una profonda amarezza in chi non avrà più occasione di riscaldarsi al sacro fuoco del Sapere. Si portano con loro altre mille storie, esempi di vita, aforismi da ricordare. Quando qualcuno di veramente grande se ne va tutti perdono qualcosa, è un pignoramento culturale al quale non si può reagire con freddezza. Resta il ricordo, l'insegnamento, il tentativo di emulazione ma si perdono opportunità irripetibili.

Millenni per tentare di elaborare il distacco. Quanto vano sforzo!

L'orologio della storia si muove così, sono le leggi ineluttabili della vita, il pizzicotto sulla guancia del sognatore che la realtà dà, ma quanta difficoltà! I capitani coraggiosi che avrebbero potuto portare in mari calmi la moltitudine vanno via senza avvisare, non lasciano eredi designati per via dell'unicità del loro vivere.

Non resta che l'opera, il ricordo è scritto, la lettera si fa pensiero.

Sali sulle spalle dei giganti e il mondo sembrerà molto più grande. Solo con la certezza dell'insegnamento dei sommi si potrà finalmente arrivare ad Asgard, scortati dalle Valchirie e con i capelli accarezzati dal vento del Mito.



See you in Walhalla... Massimo!



colonna sonora

Il bandito e il campione - Francesco De Gregori